In cosa consiste la prima visita
Si articola in 3 fasi importanti.
Nella prima fase verrà compilato un questionario che riguarda lo stato di salute generale;quindi sarà necessario segnalare:
• eventuali allergie
• quali farmaci si stanno assumendo
• malattie del cuore, eventuale presenza di pacemaker
• anomalie della coagulazione
• malattie del fegato
• gravidanza
Se esistono è utile portare:
• lista dei farmaci che si stanno assumendo
• vecchie radiografie panoramiche, bite o placche notturne.
Se necessario verrà eseguita in studio da noi una radiografia ortopanoramica.


Nella seconda fase
verrà presa in considerazione la situazione generale,analizzando denti e bocca.
Successivamente ci concentreremo sull’eventuale problema che ha portato a richiedere la visita, e se possibile formuleremo immediatamente una o più proposte terapeutiche.
Nei casi più complessi al momento della prima visita, se la situazione dovesse richiederlo:
• eseguiamo fotografie,
• rileviamo un’impronta per allestire modelli studio.
• richiediamo una consulenza interna fra i Medici della Clinica.

Prima della seduta:
• Ricordiamo che la Detatrasi smuove una grande quantità di batteri anomali presenti fra denti e gengive.E’importante, per i Pazienti cardiopatici portatori di anomalie che interessano le valvole del cuore,eseguire una profilassi antibiotica con Amoxocillina.
Dopo la seduta:
• Un lieve sanguinamento delle gengive è normale e dura pochi attimi.
• La percezione degli spazi fra un dente e l’altro può risultare diversa da prima. Ci si abitua subito perché è una percezione più vicina al “normale”.
A volte si manifesta qualche sensibilità, che scompare in breve tempo. Se perdura sono di aiuto i dentifrici desensibilizzanti.
Sono consigliabili sciacqui con Collutorio a base di Clorexidina.
E’ molto importante seguire i consigli ricevuti in studio al termine della seduta.Ecco qualche consiglio “sul Quando e sul Come” al fine di minimizzare il riformarsi di placca e tartaro.
• Assolutamente subito dopo ogni pasto.
Ci rendiamo conto che non sempre è possibile, siamo persone anche noi e anche a noi capita di trovarci nell’impossibilità materiale di eseguire igiene dopo un pasto. Purtroppo però la natura non sente ragioni. Un ristagno alimentare anche minimo promuove velocemente una serie di processi dannosi per denti e gengive.
• Allontanando fisicamente i residui alimentari dalla superficie dei denti e delle gengive.
Lo spazzolino è il mezzo più importante.Le setole dello spazzolino non devono spingere la sporcizia dentro il solco gengivale, ma vanno appoggiate alla gengiva e vanno fatte ruotare verso la parte libera del dente, concentrando l’attenzione sul gesto di “spazzare via” la placca batterica dalla superficie del dente.

 

La quantità di dentifricio deve essere minima. Generalmente tutti i dentifrici in commercio vanno bene.
In complemento molto importante è il filo interdentale; va inserito negli spazi interdentali e mosso sulle superfici dei denti.
Per gli spazi scomodi ci sono appositi archetti,efficaci e tascabili.

Se ci sono ostacoli si ricorre a scovolini.

Non bisogna dimenticare di spazzolare la lingua: la placca batterica si annida anche sulla superficie della lingua.

Importante: per prenderci cura dei nostri pazienti al termine delle cure c’è la possibilità di essere inseriti in un Programma di richiamo.
In questo caso è lo Studio a farsi carico di chiamare il paziente per controllo dopo un tempo stabilito.
Nella terapia conservativa ci si occupa principalmente della cura della carie dentale.
La sua finalità, come il nome stesso suggerisce, è quella di mantenere (conservare) in bocca i denti colpiti dalla carie, fratture ect, eliminando dapprima il tessuto cariato per poi ripristinare forma, funzione e, grazie alle moderne tecniche, anche l’estetica originale degli elementi dentari.

Alcuni dei batteri normalmente presenti nella nostra bocca creano queste “cavità” nei denti, tuttavia per poterlo fare hanno bisogno di alimenti che contengano elevate quantità di zuccheri. Grazie agli zuccheri, infatti, possono riprodursi a dismisura e, così facendo, creano acidi che, a lungo andare, bucano il dente.
Se la carie viene trattata in tempo, recuperare il dente è facile e veloce.
Qualora invece la carie venga trascurata ed i batteri arrivino al centro del dente ove si trova la polpa, per recuperare il dente ci sarà bisogno anche di una Terapia Canalare o Devitalizzazione.

Alcuni denti cariati, eccessivamente trascurati, alle volte non sono recuperabili in nessun modo: non resta che estrarli per evitare dolori ed ascessi ricorrenti e anche il rischio di gravi infezione generalizzate.
Ecco perché è importantissimo spazzolare i denti dopo ogni pasto, affinché i batteri non abbiano modo di danneggiare il dente.
Inoltre, visite di controllo regolari dal dentista permettono di individuare precocemente le lesioni cariose in stadi iniziali, così da poter recuperare i denti con terapie facili e veloci e non correre il rischio di dover perdere dei denti per la carie.
Normalmente i bambini sono a maggior rischio di carie poiché effettuano con minore cura le procedure di igiene orale domiciliare, hanno un’alimentazione più sregolata e con maggiore presenza di zuccheri.
Questi stessi motivi possono creare una carie anche nell’adulto, che in linea teorica dovrebbe essere più attento all’igiene orale ed all’alimentazione.
L’età adulta presenta altre problematiche: recessioni gengivali e malattia parodontale espongono al rischio di carie anche le persone più anziane.
Purtroppo, quando la carie è nelle sue fasi iniziali, il paziente non avverte il benché minimo fastidio. Solo frequenti visite di controllo dal Dentista sono in grado di individuare la carie allo stato iniziale, la cui terapia è semplice e veloce.
Quando la carie raggiunge una certa profondità, il paziente comincia ad avvertire fastidio in presenza di alcuni stimoli quali:
– dolore al caldo e al freddo
– dolore alla masticazione
– dolore in presenza di cibi acidi e/o dolci
Se la carie viene trascurata, continua a distruggere il dente fino a giungere alla polpa. La sintomatologia cambia:
– il dolore diventa spontaneo
– il dolore è intenso (Pulpite)
– il dolore riguarda ampie zone del volto.
Per curare un dente cariato innanzitutto è necessario rimuovere tutto il tessuto malato.
Per fare ciò, il dentista esegue l’anestesia e, una volta che il dente è addormentato, isola la zona di lavoro con la diga di gomma, affinché ogni operazione avvenga in un campo pulito senza contaminazione batterica. Dopodiché, si procede alla rimozione del tessuto cariato.
L’utilizzo di sistematiche ingrandenti permette all’odontoiatra di essere sicuro di aver rimosso anche il più piccolo frammento di tessuto cariato.

Fatto ciò, si passa a valutare quanto dente sano è rimasto. Se la carie ha distrutto una piccola parte del dente, basterà eseguire un restauro diretto (direttamente in bocca al paziente) per poter ripristinare completamente forma e funzione.
Se invece la carie ha già distrutto una buona parte del dente, quest’ultimo rischia seriamente di fratturarsi durante la masticazione. Per questo motivo sarà necessario eseguire un restauro indiretto (fuori dalla bocca al paziente), che potrà essere parziale (intarsio) o totale (corona).
Spesso, l’Odontoiatra è in grado di valutare prima della rimozione del tessuto cariato se il dente avrà bisogno di un restauro diretto o di uno indiretto.
Alle volte però è necessario dapprima procedere alla rimozione del tessuto cariato per poter avere la certezza sulla diagnosi.
Esempio clinico di restauro diretto od otturazione in composito